venerdì 26 luglio 2013

Libro - "Zia Mame", di Dennis Patrick


C’ho messo davvero un sacco di tempo per finirlo (a causa di vicissitudini personali) e ora che, finalmente l’ho terminato, posso dire che ..mi ha davvero molto delusa. Nel senso che i presupposti iniziali, va detto, erano buoni per davvero: trama sfiziosa, che lasciava presagire un percorso avventuroso ed affascinante, nonché la strravaganza della protagonista, personaggio che insinuava quasi il desiderio di somigliarle almeno un pò. Invece, dopo qualche episodio simpatico, l’autore si cimenta in una lunga querelle di altre situazioni che, ogni volta in cui si risolvevano, mi lasciavano sempre nello stesso grigiore. Nessuna delle circostanze in cui vengono calati i personaggi cela un risvolto, un insegnamento, uno spunto per riflettere, in cui riflettersi. Mai. Le storie iniziano e finiscono senza un senso, per il lettore, e neppure per i personaggi, che paiono attraversarle con estrema astrazione. E chi ne viene fuori peggio è proprio Zia Mame, che finisce per assumere i connotati di un personaggio che poco ha a che fare con la fantasiosa follia, ma che molto ha di idonna mmatura, esasperata e capricciosa, anche quando le rughe le iniziano a ricamare gli anni sul viso; praticamente, grottesca. Al punto da indurre il lettore (me, almeno) a chiedersi che senso avesse il suo ruolo nella storia. Cioè ..all’inizio avevo immaginato che Dennis avrebbe attinto da lei i colori, l’estrosità, l’originalità. Credevo che la Vita lo aveva sfilato via da un padre autoritario e retrodatato per restituirlo ad un’esistenza stravagante, avvincente. Invece, si scopre che è la reincarnazione di quello che doveva essere stato suo padre alla sua stessa età, se non addirittura più castigato, più castrato, e finisce per fare da balia a quella donna insensata e sprovveduta che è sua Zia. E che alla fine, come se fosse un bel finale.. ma!.. fa per prendersi suo figlio (cioè, il figlio di Dennis, suo pronipote), come se dovesse imprimere anche in lui un bacillo di genialità che …haimè… è mancato a lei per prima.

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