Attilio é una vera autorità, un ingegnere del colossale acquedotto romano in Campania, l'Augusto, il piú imponente, che a poche ore dall'eruzione del Vesuvio, smette di funzionare. Una rottura che Attilio, ignaro come tutti di ciò che accadrà, riparerà cogliendo i segnali dell'imminente catastrofe. Ma non solo. Il racconto é anche un efficace spaccato di società imperiale, dilaniata dalla corruzione e dai vizi di ex schiavi arricchiti (Ampliato) ma moralmente sorretta da personaggi devoti al culto della forza e determinazione romana (lo stesso Attilio, Plinio, Torquato). Attilio scopre una grossa evasione dei tributi per l'acqua e la corruzione che l'aveva permessa. In tutto questo anche
un filo di sentimento amoroso quando il protagonista, vedovo seppur giovane, si innamora della figlia del corruttore ed evasore.
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